Una foto di me e di te
Dicono che Dio per disegnare il mondo
ci ha messo sette giorni
e poi ci sono io all’ombra di mio padre
e avevo sette anni
avrei voluto chiederti qualcosa in più
tipo se è vero che i sogni quando li spendi li perdi
e che gli uomini forti incassano i colpi
senza arrendersi mai, senza piangere mai
dicono che Dio abbia creato tutti
uguali ma speciali
avrei voluto crederci almeno un po’
per poi guardarmi allo specchio
essere fiero di tutto gioire di ogni difetto
e comunque ripetermi che
che non è vero che sei sbagliato
e non hai niente da dimostrare
hai fatto tutto con le tue gambe
anche a costo di farti male
e non ho modo di lasciarti andare
quando ricordo non so immaginare
ti aspetto ancora fermo sulla scale
e in tasca ho una foto di te e me domenica
leggeri di neve e nevica
dicono che Dio ci abbia dato un figlio
per salvarci tutti
e poi ci sono io, ho scelto di gridare
per soffocare i dubbi
avrei voluto renderti fiero di me
e invece hai un figlio diverso
l’ho imparato col tempo
anche senza un esempio
le notti a ripetermi che
che non è vero che sono sbagliato
se quella volta ho scelto di amare
ho chiuso gli occhi e dopo l’ho baciato
trattengo il fiato per non respirare
io non lo so se tu lo puoi accettare
ma ti ricordo e voglio immaginare
di ritrovarti fermo sulle scale
con in tasca una foto di me e te domenica
leggeri di neve e nevica
quando ricordo non so immaginare
io ti ricordo e non so immaginare
ti aspetto ancora fermo sulle scale
ed in tasca ho una foto di me e te domenica
leggeri di neve |